Economia della difesa e sicurezza internazionale
- Nel 2019 è stato realizzato il progetto di ricerca "La questione delle armi letali autonome (Lethal Autonomous Weapons Systems LAWS) e le possibili azioni italiane ed europee per un accordo internazionale in materia”, promossa dal MAECI in collaborazione con USPID - Unione degli Scienziati Per Il Disarmo ONLUS. La ricerca ha fatto il punto sullo sviluppo e sull’utilizzo delle armi autonome (Lethal Autonomous Weapons Systems LAWS) e sulle possibili azioni italiane ed europee per un accordo internazionale in materia, fornendo una panoramica delle implicazioni legali, di sicurezza ed etiche legate allo sviluppo e all’utilizzo di questi sistemi di arma.
- Nel 2018 è stata effettuata la ricerca “Il traffico illecito di armi piccole e leggere (SALW Small Arms and Light Weapons) nel Mediterraneo allargato”, con il contributo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. La ricerca ha affrontato il fenomeno della diffusione illegale delle armi piccole e leggere (SALW, Small Arms and Light Weapons), che l’azione internazionale, in particolare con il PoA - Programme of Action to Prevent, Combat and Eradicate the Illicit Trade in Small Arms and Light Weapons in All Its Aspects dell’ONU, sta cercando di contrastare. Inoltre è stato esaminato l’utilizzo del cosiddetto dark web, attraverso il quale passa il commercio clandestino on line, che si pone anch’esso come mezzo per i traffici illegali.
- Nel triennio 2017-19 In collaborazione con la Rete Disarmo e con il sostegno di Open Society Foundations (OSF), è stato realizzato il Progetto di ricerca denominato “Action on Armed Drones in Italy” sulle implicazioni strategiche e politiche dei droni armati. La ricerca è stata articolata in due fasi. La prima fase si è conclusa con la pubblicazione del rapporto di ricerca Droni militari: proliferazione o controllo che ha analizzato le potenzialità e i rischi collegati all’utilizzo dei droni, gli aspetti giuridici in merito all’utilizzo di droni aerei in ambito civile e in compiti di pubblica sicurezza e la rappresentazione dei droni civili e, principalmente, militari all’interno del discorso pubblico in Italia. La seconda fase si è conclusa nel 2019 con la pubblicazione del rapporto di ricerca "Il drone: compirmario o protagonista? L'immagine dei velivoli senza pilota nei mass mesia e nell'opininoe pubblica italiana" che ha analizzato i risultati di emersi dall'indagine svolta su un campione appresentativo della popolazione italiana di età superiore ai 18 anni, per genere, età e area geografica. Il sondaggio ha indagato il livello di informazione e gli atteggiamenti dell'opinione pubblica italiana sulle armi a controllo remoto (droni) e su quelle potenzialmente autonome (LAWS, Lethal Autonomous Weapons). (v. anche "I droni nella stampa e nell'opinione pubblica").
- Nel 2015 è stata realizzata la ricerca “L’Italia nei teatri di crisi e di post-conflitto. L’immagine del nostro paese come security provider all’estero”. È stata effettuata un’analisi del contenuto di articoli internazionali concernenti il ruolo dell’Italia nella gestione delle crisi con particolare riferimento a due teatri nei quali vi è una rilevante presenza italiana: l’Afghanistan e il Libano. È stata utilizzata una content-analysis di tipo qualitativo in merito alle caratteristiche strutturali degli articoli, ai temi trattati e ai frame interpretativi utilizzati, alla visibilità di specifici attori (istituzionali e non), al giudizio sull’Italia, sulle relative politiche/azioni e/o sugli attori. Ricerca promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
- Nel marzo 2015 si è conclusa l’Azione quadriennale COST Action IS0805 - “New Challenges of Peacekeeping and the European Union’s Role in Multilateral Crisis Management”, nell’ambito del Programma COST (European Cooperation in Science and Technology). L’obiettivo è stata la diffusione dei risultati della ricerca in tema di peacekeeping e gestione delle crisi internazionali, attraverso un network che ha coinvolto i maggiori esperti sul tema, provenienti da oltre 20 Istituti di ricerca e Università in Europa. Nell’ambito del progetto ad IRIAD è stato affidato il coordinamento di uno dei tre Working Groups: “Peacekeeping in the field”.
- Dal 1995 al 2013, in collaborazione con SWG, è stato realizzato Difebarometro, osservatorio permanente su politiche della sicurezza, opinione pubblica e istituzioni militari. Il questionario, rivolto a un campione rappresentativo della popolazione italiana è articolato in una sezione permanente e in una sezione dedicata a temi di politica militare particolarmente attuali.